2004
Paesaggi necessari

LETIZIA NON È IN CASA
di Flavio Arensi

Non è qui Letizia Fornasieri. Dev'esser già in altra direzione. Attende che qualcuno la chiami, le dica, "Letizia, l'ombra lunga della sera è ormai notte, gli uomini sono tornati dal lavoro, il silenzio porta il bene nel mondo". Nel 1998 le ordinarono una mostra intitolata "Dio sorride alle 12.20"; cosa mai ci sarà da sorridere guardando gli irreparabili nostri compagni di questa terra? E le guerre, o gli scheletri che infrangono qualsivoglia ragione? Ed i pianti, anche i miei, dinnanzi alla paura della morte? Non la morte vera e propria, che ci solleverebbe dall'obbligo di sopravvivere, ma la paura, la paura che stringe le costole fino a farle scroccare, eliminando persino l'ultimo sospiro prima dell'alba. Chi sorride più? Eppure. Almeno la pittura resiste come camera compensativa, luogo in cui cessare o districare gli esiti infelici, per caricarsi invece di altre aspettative, dell'Altrove che rimane una speranza. Ad oriente sorge sempre il sole; giorno dopo giorno. Se l'umanità si fosse fermata al dramma della Croce, la Resurrezione e l'Apocalisse non troverebbero senso alcuno. Talvolta sembra di poter imputare al dolore, ed allo sgomento che ne consegue, l'intera fredda incapacità di reperire un futuro degno. Poi, invece, nella calda sicurezza di un abbraccio successivo all'estremo addio, il senso ultimo della nostra presenza terrena acquista il sapore dolce della vittoria, laddove l'oscurità della men­te si squarcia e scioglie e svanisce. [...] Continua...