1987
Lentamente, le voci, Galleria San Fedele, Milano
A cura di C. De Carli
Scoprire un'armonia entro dei rapporti molteplici e riprodurre sulla tela quell'armonia parallela alla natura, fu l'instancabile ricerca di un capostipite della pittura, quel Cézanne nel quale, non per nulla, gli storici dell'arte indicano l'origine dell'arte contempornaea.
Per questa strada, mi par d'intuire, cammina il lavoro della giovane Fornasieri, profondo, discreto e allo stesso tempo vigoroso, secondo un tempo lungo e paziente, che non si arrischia a fare il passo senza che non le sia già imposto dall'evidenza.
Davanti a lei le cose, una cosa, un girasole, frontale, solo, ravvicinato, da guardare, da ascoltare, da contemplare nel desiderio costante di svelare un rapporto, una tensione, un'identità. Iniziano così le prime prove della Fornasieri, in piccoli formati con un unico soggetto-oggetto, rarefatto che si fa sempre più intenso. …”
Estratto da "Lentamente, le voci"
di Cecilia De Carli