1 luglio – 20 settembre 2020
Confluenze
a cura di Marina Mojana
Acquario Civico di Milano
La mostra “Confluenze” all’Acquario civico di Milano dal 1 luglio al 20 settembre 2020 è dedicata ai paesaggi acquatici della Lombardia, dove i protagonisti sono la flora e la fauna tipiche di questi ambienti. Esposti una serie di dipinti in gran parte inediti. Opere che si inseriscono nella ricerca pittorica di Letizia Fornasieri, da sempre attenta al tema della natura e della campagna italiana.
L’esposizione organizzata da Comune di Milano- settore Cultura, Acquario e Civica Stazione Idrobiologica, è curata da Marina Mojana e rientra nel palinsesto “I talenti delle donne”, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dedicato al genio dell’universo femminile. L’iniziativa è volta a rendere visibili i contributi che le donne nel corso del tempo hanno offerto al progresso dell’umanità, a partire da quella culturale ma senza dimenticare l’ambito scientifico e imprenditoriale.
“Confluenze” raccoglie nelle sale dell’Acquario Civico circa cinquanta dipinti ad olio. Opere in gran parte create ad hoc tra il 2019 e il 2020. Lavori che si inseriscono nel percorso di ricerca che Letizia Fornasieri presentò per la prima volta nel 2015 al Museo Diocesano di Milano. Nella mostra “I paesaggi attesi” spiccavano il territorio senese, la campagna della bassa padana, gli animali da cortile e le risaie del vercellese. Nel 2018 la ricerca si concentra sulle rogge e i canali della zona intorno alle città di Cremona e Pavia e porterà alla mostra “Sentieri d’acqua” alla Galleria Rubin di Milano.
Letizia Fornasieri è da sempre un’attenta osservatrice della realtà. Il suo stile si nutre dell’esperienza pittorica in studio così come di quella ’en plein air’ immersa nella natura.
I dipinti che compongono la mostra “Confluenze” sono una riflessione visiva sugli aspetti positivi dell’impatto umano sul paesaggio naturale. I sistemi di irrigazione con rogge e canali funzionali all’agricoltura diventano così angoli di armonioso equilibrio tra l’azione della natura e dell’uomo. I canali, oltre a essere funzionali al lavoro agricolo, disegnano un ordine nella campagna e nella vita dell’uomo, scandiscono il tempo delle giornate. Accanto a questi angoli di inaspettata bellezza si scoprono anche cortili e giardini di cascine e aziende agricole. Dove si percepisce un’attenzione alle piante e ai fiori che è puramente decorativa. Oltre a dare il lavoro la natura diventa quindi espressione di un bisogno di bellezza che è dell’essere umano.
Il progetto della mostra “Confluenze” nasce dall’incontro fra la ricerca artistica di Letizia Fornasieri per la natura italiana e la vocazione principale dell’Acquario di Milano alla documentazione della fauna ittica d’acqua dolce con la flora del territorio lombardo. Ai dipinti delle rogge, dei canali e delle piante acquatiche si affiancano però pure i pesci rossi che abitano la vasca all’ingresso dell’Acquario. Pesci rossi che sono un simbolo del museo e che accompagnano la memoria del visitatore.
In parallelo allo sviluppo di queste nuove tematiche la ricerca di Letizia Fornasieri mostra un’accresciuta sensibilità compositiva e un’accentuata esattezza della gamma dei colori soprattutto nella morbidezza dei passaggi di tonalità. Dovuta in parte a un moderato e sapiente uso della tecnologia. Alcune opere infatti, in fase preparatoria, sono state disegnate ed elaborate con un ipad. A testimoniare come l’attività dell’artista contemporaneo, pur legata a tecniche tradizionali come la pittura ad olio, sia in continua evoluzione per narrare l’infinita bellezza della natura.
La mostra “Confluenze” è accompagnata da un catalogo con testo critico di Marina Mojana.
Milano, 23 giugno 2020