2003
Mito contemporaneo: Futurismo ed oltre, Basilica Palladiana, Vicenza
A cura di E. Pontiggia e M. Sciaccalunga

La mostra si propone di concludere il ciclo avviato nell'anno 1999 presso la Basilica Palladiana negli spazi del Salone degli Zavatteri e del LAMeC (Laboratorio per l'Arte Moderna e Contemporanea), ricapitolando alcuni dei temi trattati nelle mostre che da allora si sono succedute in queste sedi e che hanno riguardato percorsi e protagonisti del Novecento.
Ospitata in entrambi gli spazi, la rassegna intitolata Mito contemporaneo si propone di rievocare quindi le linee del percorso critico di questi anni offrendosi a un pubblico eterogeneo. La mostra coniuga infatti le caratteristiche di "classicità" vicine alla tradizione storica della città e quella di "attualità" storicamente trattata al LAMeC.
Mito contemporaneo cerca di individuare una linea d'interpretazione che metta in evidenza la presenza del "mito" nell'arte dell'intero Novecento, dai primi decenni del secolo ai giorni nostri, procedendo per suggestioni e accostamenti. Si tratta di individuare i segni della sopravvivenza del mito classico nell' arte fino agli anni Quaranta del secolo appena trascorso e di affiancarvi i miti legati alla contemporaneità.
La mostra si compone quindi di una sezione storica, formata da una trentina di dipinti dagli anni Dieci agli anni Quaranta del Novecento, che ricapitoli la presenza del mito nell'arte.
Sarà proposta un'ampia sezione di autori futuristi sia per la loro centralità storica, rispetto allo sviluppo delle avanguardie e delle nuove mitologie (il mito della velocità, della macchina, della simultaneità), sia per la loro modernità assoluta e contagiosa.
Saranno presenti opere di Balla, Boccioni, Sironi, Severini, Depero, Prampolini, Peruzzi, Ambrosi, oltre alle sculture di Mino Rosso; pittori della Metafisica per rappresentare il mito dell' eroe moderno, la solitudine, l'estraniamento (De Chirico, Savinio, Rosai) e il mito del classico, come recupero di valori e come perennità culturale (Nathan, Sironi, Casorati, Carrà).
Da questa prima sezione si procede verso quella più propriamente dedicata al contemporaneo, dove le stesse tematiche si trovano rappresentate, seppure con linguaggi e tecniche diverse.
In questa seconda parte saranno ospitate opere di alcuni artisti inseriti ormai di diritto nella Storia del Contemporaneo italiano: Tano Festa, Mario Schifano, Carlo Maria Mariani, Mimmo Paladino, Ubaldo Bartolini, Luigi Ontani, Fabrizio Plessi. Affiancati a questi saranno presentati autori (pittori, scultori, fotografi) già affermati come Ornar Galliani, Paolo Borghi, Girolamo Ciulla, Aldo Damioli, Luca Pignatelli, Enrica Borghi, Cristiano Pintaldi per dimostrare come la vitalità dei temi mitici in ogni senso abbia continuato e continui ad alimentare l'arte dei nostri tempi, anche nelle proposte più recenti: Alberto Castelli, Marco Comini, Maurizio Galimberti, Alì Hassoun, Claudio Marconi, Giacomo Costa, Letizia Fornasieri, Margo Giovani, Chiara Calogero, Stefania Ricci, Federico Lombardo e F.lli Calgaro.
Dalla citazione all'ispirazione, all'irrisione, alla costituzione 'di nuovi miti’, questa parte accoglie alcune presenze importanti come le grandi ceramiche di Ontani., che consentono di allargare la visione tra Mito-alto e Mito-basso, e opere di pittura e scultura di Mimmo Paladino. Peculiare tra gli altri l'esperienza di Tano Festa negli anni Sessanta, unico nel panorama dei pop­artisti italiani a riproporre la classicità come quotidiano attraverso la citazione di Michelangelo, riattualizzata nell'affascinante esperienza del giovane Hassoun che trae ispirazione contemporanea dalla visione dei cieli della Cappella Sistina.
In altri artisti la presenza del mito si manifesta come idea della bellezza, anche in senso classico (Galliani, Pignatelli) o come sopravvivenza ed eternità di valori.
La sezione fotografica sarà rappresentata dall'artista veneto F.lli Calgaro: ribadendo quindi la linea di valorizzazione di talenti presenti nella Regione, come già avvenuto in molte delle occasioni precedenti.
Questa seconda sezione è divisa in temi. All'interno di ogni tema sono raccolti gli artisti contemporanei che sono stati invitati a rappresentare, quasi tutti con opere appositamente realizzate, la loro interpretazione del soggetto proposto.
Questi sono i miti contemporanei e gli autori che li hanno interpretati:
BELLEZZA (Alberto Castelli, Marco Comini, Ornar Galliani, Federico Lombardo)
VELOCITA'(Maurizio Galimberti, Luca Pignatelli)
CLASSICISMO E CLASSICITA'( Ubaldo Bartolini, Enrica Borghi, Girolamo Ciulla, Tano Festa, Alì Hassoun, Claudio Marconi, Carlo Maria Mariani, Mimmo Paladino, Luigi Ontani, Luca Pignatelli)
LA CITTA' (che sale?) (Giacomo Costa, Aldo Damioli, Letizia Fomasieri, Marco Giovani)
IL MITO CATODICO (Cristiano Pintaldi, Mario Schifano, Fabrizio Plessi)
IL CONSUMISMO (Chiara Calogero, Stefania Ricci)
La mostra è a cura di Beatrice Buscaroli e Maurizio Sciaccaluga.
L'inaugurazione è prevista per il giorno 5 aprile 2003.

Catalogo a diffusione nazionale della collana del Museo.
Vicenza - Basilica Palladiana (LAMeC e Salone degli Zavatteri) 5 aprile -27 luglio 2003